L’Ing. Domenico Roscino ci ha lasciati – noi lo ricordiamo così
L’Ing. Domenico Roscino è stato una figura emblematica della vita culturale e civile di Conversano. Nato il 5 novembre 1934, ha dedicato la sua vita alla città, con un impegno costante che ha attraversato professionalità, cultura, insegnamento e servizio alla comunità. Laureato in ingegneria, ha saputo unire al rigore tecnico una profonda sensibilità verso la società e il patrimonio culturale. Nel corso della sua vita ha ricoperto anche incarichi pubblici, tra cui quello di consigliere comunale negli anni ’70, dimostrando sempre attenzione verso le esigenze dei cittadini e la tutela della memoria storica della città.
Oltre alla professione di ingegnere, l’Ing. Roscino è stato docente nelle scuole superiori, trasmettendo non solo conoscenze tecniche ma soprattutto valori di responsabilità, dedizione e amore per la comunità. Parallelamente, ha svolto una lunga attività giornalistica come corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno, narratore attento degli eventi locali e custode della memoria storica, capace di raccontare Conversano con profondità e passione.
La sua vita associativa è stata altrettanto significativa: fu presidente del Club UNESCO – sezione di Conversano, dove promosse iniziative culturali di grande valore, valorizzando il patrimonio storico e artistico della città e creando momenti di partecipazione collettiva. Parallelamente, fu membro attivo dei Lions Club, contribuendo con spirito di servizio e con idee sempre concrete a progetti sociali, educativi e culturali. In entrambe le realtà, il suo ruolo non fu solo quello di dirigente: l’Ing. Roscino seppe essere guida, mentore e promotore, con uno stile discreto ma autorevole, che sapeva coinvolgere e motivare chi lo circondava.
Fu proprio durante la sua presidenza del Club UNESCO che incontrammo l’Ing. Roscino e muovemmo i nostri primi passi in ambito culturale. Il nostro ruolo era documentare con immagini e video le iniziative dell’associazione, ma egli ci insegnò qualcosa di ancora più prezioso: il mestiere del redazionale video, guidandoci con pazienza, competenza e passione nella realizzazione di contenuti di qualità, dall’organizzazione delle riprese alle interviste, fino alla costruzione della narrazione efficace.
Per l’occasione, pubblichiamo oggi un filmato inedito (tra i tanti a nostra disposizione, in cui l’Ing. Roscino maneggia il microfono con una maestria unica, trasformando ogni intervista in un piccolo capolavoro di narrazione), risalente a quegli anni, in cui presenta Clara Gelao, allora direttrice della Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”, durante un evento organizzato dall’UNESCO. L’intervista a cura dell’Ing. Roscino si trova nel finale del video e testimonia il suo metodo: ripeteva spesso che il corrispondente doveva seguire l’intero evento per comprendere appieno i temi trattati, in modo da poter porre domande pertinenti e consapevoli, approfondendo ciò che aveva ascoltato nella sua interezza.
Nel video si parla dei polittici, con un focus particolare sul Polittico di Vivarini, testimoniando ancora una volta il suo impegno nel promuovere la cultura e il patrimonio artistico locale.
L’Ing. Roscino era un uomo di grande rigore morale e intellettuale, ma anche di straordinaria umanità. Il suo sorriso, la sua disponibilità e la sua passione per la cultura contagiavano chiunque lo incontrasse. Sapeva unire conoscenza e simpatia, precisione e leggerezza, e lasciare un ricordo indelebile nella memoria di chi lavorava con lui.
Ai suoi familiari vanno le nostre più sentite condoglianze. Noi lo ricordiamo così, con il microfono in mano, tra immagini e parole, custode della memoria di Conversano, maestro del mestiere giornalistico, faro di cultura e passione per chi desidera raccontare la bellezza e la storia della nostra terra.
Redazione
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